"Blog" deriva dalla contrazione di web log, ovvero "traccia su rete" ed il senso di questo progetto è lasciare una traccia, un segnale dell'impegno di chi ha voluto ed organizzato, ma anche di chi partecipa, ormai da dieci anni, al Corso nazionale di formazione specialistica dell'avvocato penalista. Questi primi mesi di frequentazione del Corso hanno evidenziato una differente sensibilità del moderno penalista che si traduce, anche, nell'esigenza di nuovi modelli di comunicazione giuridica. Relatori illustri hanno fatto, più volte, riferimento alla necessità di creare una rete d'informazione da cui possa derivare una più articolata conoscenza delle singole realtà territoriali . In molti hanno già sperimentato come questo sia possibile, offrendo e ricevendo sentenze, articoli di dottrina ed informazioni sui Fori di appartenenza grazie a Colleghi conosciuti durante le lezioni della Scuola dell'Unione. Organizzare e rendere razionale questa spontanea osmosi di conoscenza serve ad evitare i pericoli di "un'informazione nevrastenica" (Prof. Fragasso), generata dall'utilizzo indiscriminato degli strumenti informatici .
Inoltre, le ricerche giuridiche "on line" danno luogo sovente a risultati scoraggianti. Le banche dati, infatti, non sono strutturate secondo le esigenze dell'Avvocatura ed il materiale che può essere reperito non sempre risponde alle aspettative della difesa. E' possibile, oggi, contrapporre all'informazione "sterile ed ufficiale" dei vari siti presenti sul web, un "archivio", realizzato attraverso l'attività quotidiana del singolo Avvocato. E' utile ricordare che " Il computer non è una macchina intelligente che aiuta le persone stupide, anzi è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti" ed ancora che " Internet è come un immenso magazzino (di informazioni), ma non può costituire di per sé la memoria" .
In fondo, la memoria è anche un modo d'incontrarsi, per noi, in un luogo condiviso che rappresenta la comune passione per il mestiere d'avvocato.
Anche una sentenza costituisce la memoria di un fatto, l'esperienza di uomini che, spesso, si confrontano con l'indifferenza di chi deve giudicare.
Combattere tale indifferenza è il nostro compito e questo è lo strumento con cui proviamo, appunto, a lasciare una traccia del nostro impegno.
Inoltre, le ricerche giuridiche "on line" danno luogo sovente a risultati scoraggianti. Le banche dati, infatti, non sono strutturate secondo le esigenze dell'Avvocatura ed il materiale che può essere reperito non sempre risponde alle aspettative della difesa. E' possibile, oggi, contrapporre all'informazione "sterile ed ufficiale" dei vari siti presenti sul web, un "archivio", realizzato attraverso l'attività quotidiana del singolo Avvocato. E' utile ricordare che " Il computer non è una macchina intelligente che aiuta le persone stupide, anzi è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti" ed ancora che " Internet è come un immenso magazzino (di informazioni), ma non può costituire di per sé la memoria" .
In fondo, la memoria è anche un modo d'incontrarsi, per noi, in un luogo condiviso che rappresenta la comune passione per il mestiere d'avvocato.
Anche una sentenza costituisce la memoria di un fatto, l'esperienza di uomini che, spesso, si confrontano con l'indifferenza di chi deve giudicare.
Combattere tale indifferenza è il nostro compito e questo è lo strumento con cui proviamo, appunto, a lasciare una traccia del nostro impegno.
Raffaele Monaco
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